Giornata della Memoria: l’impegno dell’Associazione Semi di Pace per non dimenticare

Le telecamere di Retesole entrano ne "La Cittadella" di Tarquinia: ripreso dall'interno il vagone, utilizzato per le deportazioni, fulcro dell'installazione permanente curata da Elisa Guida

Mai dimenticare. Non può esserci monito più adeguato quando ricorre la Giornata della Memoria, appuntamento che provoca sempre dolore ed emozione, soprattutto tra quelle persone che hanno vissuto sulla propria pelle le atrocità legate a un periodo storico terribile.

Chi da tempo cerca di non far dimenticare agli altri è l’Associazione Semi di Pace, attiva da più di 40 anni in ambito nazionale ed internazionale attraverso il sostegno ai distanza di bambini, così come la costruzione di scuole, ospedali e case di accoglienza, con l’intento di garantire la tutela dei diritti fondamentali.

La sede centrale dell’organizzazione umanitaria, il cui presidente è Luca Bondi, si trova a Tarquinia, in provincia di Viterbo. L’area, ribattezzata “La Cittadella”, un tempo discarica abusiva, è stata completamente riqualificata dai volontari di Semi di Pace, diventando un centro di aggregazione sociale e di integrazione culturale.

Con l’intento di promuovere lo studio e la conoscenza della deportazione, anni fa l’Associazione ha inaugurato proprio all’interno de “La Cittadella” un Memoriale della Shoah italiana. Si tratta di una particolare installazione il cui fulcro è rappresentato da un vagone merci del 1935, utilizzato per trasportare persone innocenti nei Lager nazisti. Intorno, circa 400 piante di alloro che vanno a creare una sorta di percorso a spirale.

La preparazione del progetto è stata lunga e complessa: tanti gli step necessari per finalizzare quella che era l’idea di fondo. Terminata la camminata nel silenzio tra le siepi, in mezzo alle quali sono fissati 40 pannelli, ci si ritrova davanti al grande vagone, arrivato da Bologna tramite un delicato trasporto. Il colpo d’occhio è notevole ed entrandoci aumenta il coinvolgimento emotivo.

“La Cittadella”, come detto, è il quartier generale di Semi di Pace. A non troppa distanza dal Memoriale della Shoah italiana, si trovano gli orti sociali, un settore dedicato alla distribuzione di viveri e di vestiario ai cittadini meno abbienti. Presenti pure laboratori ludico-ricreativi per ragazzi disabili e servizi di sostegno rivolti alle famiglie e agli anziani.

Oltre a non perdere di vista il Servizio Civile, a cui Semi di Pace partecipa con il progetto “Aggiungi un pasto a tavola”, con bando in scadenza a metà febbraio (opportunità riservata a chi ha tra i 18 e i 28 anni), l’Associazione rimane sensibile verso l’ambiente: un grande box destinato ad accogliere tappi di plastica serve a sostenere un riciclo continuo dei rifiuti.

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