Sicurezza stradale: nell’ultimo Rapporto di DEKRA un focus sui giovani

Dossier illustrato a Roma, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani: a intervenire, tra gli altri, il vice premier Matteo Salvini

In Senato, all’interno della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, è stato presentato l’ultimo Rapporto di DEKRA sulla sicurezza stradale. “Mobilità dei giovani”: questo il titolo del dossier, incentrato su quei giovani neopatentati che continuano a costituire una categoria particolarmente strategica per il Paese.

A proposito dei ragazzi, a livello mondiale gli incidenti stradali rappresenterebbero ancora oggi la prima causa di morte tra chi ha un’età che va dai cinque ai ventinove anni. Secondo l’ultima stima preliminare Istat relativa al periodo gennaio-giugno 2022, in Italia, nell’arco di un anno, ci sarebbe stato un aumento del 24,7% di scontri in strada con lesioni a persone.

Diverse le cariche istituzionali che sono intervenute nel corso dell’evento aperto alla stampa per illustrare i dati inclusi nel Rapporto. A prendere la parola, tra gli altri, Matteo Salvini, molto attento a certi temi non solo perché attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ma anche perché padre di un ragazzo da poco entrato nella maggiore età: per chi guida sotto effetto di alcol o di sostanze stupefacenti, bisognerebbe introdurre misure più drastiche.

Nonostante ad oggi i viaggi in auto per i passeggeri si possano considerare più sicuri rispetto al passato, nell’Unione europea gli incidenti stradali generati da chi va dai diciotto ai ventiquattro anni causerebbero decessi nel 64% dei casi. Lo sviluppo dei mezzi di nuova generazione, di certo maggiormente sostenibili in confronto a quelli prodotti fino a pochi anni fa, potrebbe dare delle garanzie importanti, anche se i rischi permangono nel momento in cui il loro utilizzo non è accompagnato da un’adeguata consapevolezza.

Di soluzioni per ridurre gli incidenti stradali e le morti a loro connesse ce ne sarebbero tante. DEKRA, ad esempio, punta sempre molto sull’educazione stradale e sociale dei ragazzi: le oltre ventotto milioni di revisioni effettuate in tutto il mondo confermano la volontà di arrivare alla cosiddetta vision zero, ossia zero morti sulle strade.

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