Sabato 10 dicembre, all’Hotel Sina Brufani di Perugia, il presidente della Fir, Marzio Innocenti, ha incontrato le società rugbistiche umbre. Un evento importante per fare il punto della situazione in merito alla disciplina in una Regione dove, dati alla mano, continua a registrarsi un coinvolgimento sempre maggiore.
Tra le province di Perugia e di Terni si conterebbero infatti quasi duemila tesserati e circa venti società operative. Nonostante la pandemia, il rugby regionale sarebbe stato in grado di reggere la botta provocata dal Covid e di crescere, come testimoniato dalla recente nascita di due nuove realtà, vale a dire il Corciano Rugby Club e I Ducali di Spoleto.
Insomma, l’interesse verso questo sport ricco di fascino e di storia appare crescente anche nel cuore verde d’Italia, tra i ragazzi e le ragazze (presenti nella Regione ben due poli del rugby femminile). Non a caso, poche settimane fa si è svolto proprio in Umbria #Tagghiamoci, torneo scolastico di rugby tag senza il contatto diretto.
Sempre alla luce della grande attenzione generale, a breve partiranno nuovi progetti, ad esempio il corso di formazione su bullismo e cyberbullismo, rivolto agli insegnanti delle scuole. Insomma, di idee ce ne sono e sembrano legate alla volontà di rendere il rugby stesso uno sport popolare, non “minore”.
In merito alla giornata che si è svolta a Perugia, oltre al presidente Innocenti, hanno partecipato pure Domenico Ignozza, numero uno del Coni Umbria, e Francesco Urbani, dell’Area Sviluppo Promozione Fir nazionale. Durante l’incontro, Ignozza ha consegnato al presidente del Comitato Fir Umbria, Egiziano Polenzani, la stella d’oro al merito sportivo, il massimo riconoscimento del Coni ai dirigenti.
