Indottrinava al terrorismo, Saber Hmidi è stato arrestato nell’operazione Black Flag. La digos ha intercettato il tunisino 34enne, sospettato di reclutare aspiranti jihadisti in carcere e di essere affiliato ad Ansar Al-Sharia, organizzazione legata ad al Qaida e all’Isis. L’ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata a Rebibbia, dove già risiedeva. L’estremista era stato accusato di istigare alla discriminazione religiosa in carcere nei confronti dei cristiani, pestati e malmenati. Hmidi, in carcere faceva soprattutto proselitismo. Nei periodi di detenzione in sei diverse strutture italiane il tunisino avrebbe “reclutato seguaci da inviare, alla loro scarcerazione, nei teatri di combattimento per il compimento di atti terroristici”. Dal 2011 ad oggi Saber Hmidi è stato sempre spostato da una prigione all’altra per motivi di sicurezza. Nel 2011 quando incontra l’Islam entra in contatto con Ansar Al-Sharia, ricevendo la bandiera del gruppo terroristico del tutto simile a quelle del califfato dell’Isis. Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno raccolto e analizzato molti indizi sulla pericolosità del potenziale terrorista e hanno riscontrato la sua capacità di indottrinamento sui compagni di cella incontrati nei vari penitenziari dove è stato detenuto in questi anni. L’apice dei suoi atti di follia avviene nel settembre 2016, quando per protesta, appicca il fuoco alla sua cella e successivamente quando nel carcere di Viterbo continuava a reclutare aspiranti martiri del jihad
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