Economia, in Umbria centinaia di migliaia di persone a rischio povertà

Oltre duecentomila soggetti sotto i dodicimila euro annui: situazione piuttosto preoccupante nella Regione

Un campanello d’allarme da non sottovalutare e che deve invece suggerire delle attente riflessioni: secondo quanto calcolato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, tra le province di Perugia e di Terni ci sarebbero oltre duecentomila contribuenti non in grado di arrivare a guadagnare dodicimila euro lordi annui. Tale aspetto emerge dai dati delle dichiarazioni dei redditi, relative al 2022, diffusi proprio dal Mef.

Purtroppo, nell’arco di un anno, il numero di persone incluse in questa fascia è cresciuto in maniera notevole, perché nel 2021 ci si aggirava intorno a quota duecentoduemila. Nel 2022, invece, si è arrivati addirittura a duecentonovemila unità.

Alla luce di uno scenario simile, c’è poco da stare tranquilli. Da sottolineare infatti come nel 2023 il valore soglia della povertà sia di poco superiore agli undicimila euro annui: calcolando l’impatto dei duecentonovemila soggetti sul totale della popolazione regionale, di poco superiore agli ottocentomila abitanti, il 24% degli umbri risulterebbe a rischio indigenza.

Oltre a ciò, preoccupa pure un altro aspetto ricavato sempre dai dati diffusi di recente dal Ministero: il rapporto tra i più ricchi e i cosiddetti meno abbienti dell’Umbria sarebbe di uno a centoventuno. In pratica, per ogni persona che guadagna più di centoventimila euro l’anno ce ne sarebbero ventuno ben sotto quota ventimila, e nel 2022 questi contribuenti, in Umbria, sarebbero stati oltre quattrocentomila.

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