Dispersione idrica in Umbria: l’esposto del Codacons alla Corte dei Conti

Nel mirino dell'associazione una gestione non idonea degli enti locali: chiesta l'apertura di un'indagine nei confronti della Regione e delle Autorità di vigilanza

Una questione grave e delicata, da non sottovalutare in questo momento contraddistinto da scarse precipitazioni e da temperature più alte del solito. Poiché molto preoccupato dallo stato in cui versa ad oggi la rete idrica dell’Umbria, il Codacons ha fatto sapere di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti.

Nel documento preparato dall’associazione verrebbero denunciate tutte le omissioni da parte di quegli enti locali che, nel tempo, avrebbero fatto poco o nulla per risolvere delle autentiche criticità. Nel 2020, nella provincia di Terni, le perdite nella distribuzione dell’acqua avrebbero raggiunto il 47% del totale (dati forniti dall’Istat).

Un campanello d’allarme nel vero senso della parola, considerando come, nello stesso anno, la media nazionale fosse pari al 36,2%. Dato leggermente migliore a Perugia e dintorni, dove una rete idrica di certo non monitorata a dovere farebbe perdere almeno il 35,7% dell’acqua erogata.

Secondo il Codacons, non si tratterebbe soltanto di porre attenzione al continuo spreco di acqua, risorsa fondamentale per l’intero pianeta. La dispersione influirebbe tantissimo sull’emergenza siccità in corso, con il conseguente danneggiamento delle coltivazioni e degli allevamenti.

Con l’esposto presentato alla Corte dei Conti umbra si sarebbe chiesto di aprire un’indagine nei confronti della Regione e delle Autorità di vigilanza locali. Nel mirino pure i soggetti incaricati di gestire la risorsa idrica e, a quanto pare, non in grado di adottare misure efficaci per eliminare gli sprechi.

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