Per quanto ancora piuttosto lontane, le amministrative che permetteranno di eleggere il prossimo sindaco di Terni appaiono decisamente importanti per i tanti partiti politici italiani. Riuscire a governare il Capoluogo di provincia umbro comporterebbe diversi vantaggi, ecco allora spiegato il motivo per cui si guarda con attenzione alla futura tornata elettorale.
Forse rinvigorito dall’insediamento della nuova segretaria Elly Schlein, il Partito Democratico è consapevole di doversi fare trovare pronto quando la sfida entrerà nel vivo. L’esito deludente delle politiche di settembre e delle regionali di febbraio, lascia intuire come converrebbe evitare di presentarsi un’altra volta da soli.
Di questa eventualità si sta già parlando, anche se ci vorrà ancora molto per prendere una decisione definitiva. Il centrosinistra, in effetti, si appresta a vivere una significativa riorganizzazione interna, indubbiamente necessaria per riuscire a tenere testa allo strapotere odierno di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.
Quanto ai nomi dei possibili candidati, all’interno del Pd stesso si parla di Josè Maria Kenny, professore argentino di Ingegneria presso il Polo Universitario di Terni. Secondo voci di corridoio, Kenny sarebbe stato suggerito dall’ex sindaco Paolo Raffaelli.
Il Movimento 5 Stelle potrebbe puntare su Claudio Fiorelli, medico anestesista del Santa Maria e attuale consigliere comunale. Nel centrodestra, invece, ci sarebbe molta confusione, basti pensare al fatto che Leonardo Latini, ad oggi primo cittadino ternano, potrebbe scegliere di ricandidarsi portandosi via un po’ di fedelissimi.
Da non dimenticare infine Stefano Bandecchi, comunque non visto di buon occhio dopo quanto avvenuto sabato scorso con i tifosi della Ternana al Libero Liberati. Visto che, a quanto pare, le ultime interlocuzioni con le altre forze politiche sarebbero andate male, Bandecchi stesso potrebbe andare da solo al primo turno.
