Disabilità, l’inclusione a Roma secondo Andrea Venuto

L'ex disability manager del Campidoglio ai microfoni di Retesole: ancora tanta la strada da fare riguardo le barriere architettoniche

Uno studio condotto dall’Istat nel 2019, certificava come quattro anni fa in Italia ci fossero più di tre milioni di persone alle prese con gravi limitazioni da non poter svolgere autonomamente delle normali attività quotidiane.

Tante, ovviamente, quelle residenti a Roma, una metropoli dove muoversi a bordo di una carrozzina o tramite delle stampelle risulta essere abbastanza complicato, anche nel centro storico. Lo sa bene Andrea Venuto, giornalista, già disability manager di Roma Capitale, da sempre attento ai temi dell’inclusione: nonostante le difficoltà con cui convive da sempre, continua a sperare in un futuro migliore.

Da tempo, anche attraverso particolari manifestazioni e iniziative, si cerca di sensibilizzare sul tema. La percezione di ciò che significhi superare le barriere architettoniche oppure tutelare i diritti umani, è senza dubbio migliorata all’interno della società. Di strada da fare, però, ce n’è ancora tanta.

Per oltre cinque anni, Venuto ha ricoperto un ruolo istituzionale abbastanza importante in Campidoglio. Dal 2016 al 2021, periodo in cui Roma è stata amministrata dalla giunta Raggi, ha operato in qualità di disability manager, togliendosi anche delle soddisfazioni.

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