Istruzione, i prossimi esami di maturità sul modello pre-Covid

In estate i maturandi affronteranno le prove come accaduto fino al 2019: mercoledì 21 giugno, alle 08.30, la prova scritta di Italiano

Dopo ben tre anni segnati da prove riviste a causa della pandemia, salvo particolari cambi di programma i prossimi esami di maturità si svolgeranno alla vecchia maniera. Di fatto si tornerà a seguire la struttura definita dal decreto legislativo 62/2017, quella abitualmente applicata prima dell’avvento del Covid che dal 2020 cambiò del tutto le carte in tavola.

Prevista dunque una prima prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà a partire dalle ore 08.30 di mercoledì 21 giugno. A seguire, come da prassi, una seconda verifica riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi, ad esempio il Classico e lo Scientifico.

Immancabile poi il colloquio con i docenti, il cui obiettivo resta quello di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente. A tal proposito, durante la prova il candidato esporrà anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, oltre alle conoscenze acquisite nell’ambito dell’Educazione civica.

Le Commissioni d’esame, invece, saranno composte da un presidente esterno e da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica, per un totale di sette elementi. Quanto poi alla terza prova scritta, la verifica in questione dovrà essere sostenuta da quegli studenti iscritti a particolari indirizzi di studio, ad esempio le sezioni EsaBac ed EsaBac techno.

Insomma, dopo la lunga fase emergenziale si cerca di tornare alla normalità anche in ambito scolastico. Un segnale incoraggiante, che permetterà quantomeno ai ragazzi di essere valutati in maniera adeguata dai professori.

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