Lo scorso anno, in Umbria, si sarebbe registrata una crescita piuttosto elevata dell’inflazione, tra le più importanti per quanto riguarda il Paese. Da un report specifico elaborato dall’Istat, la corsa ai prezzi nella Regione durante il 2022 sarebbe stata pari all’8,7% (in Italia, invece, +8,1).
Oltre all’Umbria, nel corso dell’anno appena passato la media nazionale riguardo l’inflazione sarebbe stata superata da altre dieci regioni, tra cui Sicilia, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Liguria e Abruzzo. Calabria in linea con il trend del Paese, mentre sotto l’8,1% la Campania, la Lombardia, il Lazio, le Marche, il Molise, il Piemonte, la Basilicata e la Valle d’Aosta.
Sopra l’Umbria, in termini percentuali, la Sicilia, con un +9,7% abbastanza preoccupante. In generale, nelle Isole ci sarebbe stato il maggiore incremento d’inflazione, poiché dal 2021 al 2022 si sarebbe saliti di oltre sette punti (al Centro, di cui fa parte pure l’Umbria, da +1,7 a + 7,9% in appena dodici mesi).
Altro aspetto curioso in merito alla crescita dell’inflazione nei capoluoghi italiani con più di centocinquantamila abitanti: a Perugia, infatti, +12,5. Un dato questo, su cui riflettere, poiché la media nazionale sarebbe dell’11,6%. Al top, in questa particolare classifica, Catania, Palermo e Messina, più colpite dall’inflazione rispetto al Capoluogo umbro.
Quanto a Perugia, notevoli soprattutto le spese per casa, bollette e combustibili. Più contenute, ma comunque da non tralasciare, quelle per cibo e bevande non alcoliche e quelle per mobili per abitazioni: +12,5% da una parte, +11,8 dall’altra.
