Sciopero dei benzinai: confermata l’agitazione il 25 e 26 gennaio

Per il momento nessun passo indietro da parte delle sigle sindacali: continua il dialogo con Palazzo Chigi, ma la situazione appare sempre uguale

Agitazione confermata, almeno per il momento. I benzinai della Regione e di tutta Italia dovrebbero incrociare le braccia mercoledì e giovedì prossimi, ovvero il 25 e il 26 gennaio.

Attraverso una nota congiunta, Fegica e Figisc/Anisa hanno ribadito la necessità di scioperare tra pochi giorni. Più cauto, al riguardo, il presidente di Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto: a suo avviso l’ultimo incontro delle sigle sindacali con il Governo non sarebbe andato poi così male, per questo avrebbe aperto a un eventuale passo indietro.

Sempre in occasione del vertice, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso avrebbe ribadito la volontà delle istituzioni di venire incontro alle esigenze della categoria, evitando di escludere modifiche al dl varato di recente dal Consiglio dei Ministri. Insomma, massima disponibilità ad accogliere determinate richieste così da contenere ogni tentativo speculativo.

Sull’altra sponda, in ogni caso, permarrebbe un malumore generale. Già in occasione di due precedenti colloqui le sigle sindacali non avrebbero condiviso alcune scelte effettuate dal Governo.

A quanto pare, lo scorso 13 gennaio i sindacati stessi avrebbero avuto da ridire sulla pubblicazione del decreto trasparenza in Gazzetta Ufficiale. Poi, appena tre giorni dopo, nuove discussioni legate alla decisione dell’Antitrust di avviare delle ispezioni presso le compagnie petrolifere per una presunta omessa diligenza sui controlli della rete dei distributori.

Il motivo dello scontro è sempre il solito: a Palazzo Chigi sembra che non ci sia interesse a prendere impegni concreti su questioni che possono incidere anche sui prezzi dei carburanti. Ingiusto, sempre per i sindacati, ingannare gli automobilisti gettando quindi la croce addosso ai benzinai.

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