Ricostruzione post-sisma: i numeri ottenuti con Giovanni Legnini

Presentato, nel corso di una conferenza stampa, il Rapporto di fine mandato: per il successore, Guido Castelli, tanto lavoro da fare

Una serie di risultati importanti conseguiti attraverso impegno e determinazione. L’ormai ex commissario straordinario alla Ricostruzione post-sisma, Giovanni Legnini, ha preso parte a una conferenza stampa organizzata per tirare le somme rispetto al lavoro svolto nel corso del suo mandato (con lui anche il successore, Guido Castelli).

Nel commentare i punti principali del Rapporto, Legnini ha rimarcato il fatto di investire sulla fiducia, che ha bisogno di realizzazioni concrete. Opportuno non perdere di vista il fenomeno dello spopolamento, già in atto in molti comuni del cratere sismico da prima del 2016: inutile, per il commissario uscente, dedicarsi alla ricostruzione se i borghi tendono a diventare deserti.

Nel Rapporto sono contenuti dati piuttosto significativi in merito ai danni procurati dal terremoto di oltre sei anni fa: il patrimonio pubblico e quello privato, ad esempio, avrebbero subito danni superiori ai ventisei miliardi di euro. In seguito all’aumento progressivo dei prezzi dei materiali edili, tale cifra dovrebbe salire e arrivare addirittura a quota ventinove.

Di circa diciannove miliardi e mezzo il danno subito dall’edilizia privata, mentre quello che ha interessato oltre quattromila opere ed edifici pubblici sarebbe superiore ai sei miliardi. Intanto, ad oggi, la ricostruzione privata a Norcia risulterebbe essere la migliore in assoluto, con quasi millecinquecento pratiche presentate e ottocentocinquanta cantieri aperti, di cui più di cinquecento già completati.

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