Ancora pochi giorni per presentare al Ministero dello Sviluppo economico le proposte di reindustrializzazione del sito Treofan di Terni. Nessuna novità di rilievo rispetto a dicembre, con l’Università degli Studi Niccolò Cusano di Stefano Bandecchi ritenuta, al momento, l’unica soluzione percorribile.
In calo, a quanto pare, le quotazioni di Hgm, a cui recentemente sarebbero stati indicati i tempi per presentare un’offerta dettagliata. Fino a pochi mesi fa quella di Hgm era considerata l’unica proposta davvero valida, forse più di quella dei sauditi, pronti poi a fare un passo indietro.
Bandecchi punterebbe a riattivare le linee produttive esistenti, cedute da Jindal dopo un lungo tira e molla, e a garantire la rioccupazione totale del personale attualmente in cassa integrazione. Salvo eventuali cambi di programma, l’individuazione del nuovo operatore economico dovrebbe avvenire entro la metà di gennaio.
A confermare il fatto che, ad oggi, l’unica proposta importante sia proprio quella avanzata da UniCusano, le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec di Terni. Il piano presentato includerebbe investimenti per la ripartenza della linea B30 e della laccatrice con la previsione del reimpiego graduale, senza soluzione di continuità, di tutti i lavoratori nel prossimo biennio.
Previsti, inoltre, dei progetti di ricerca con l’Ateneo, legati soprattutto all’economia circolare e non soltanto rivolti alla produzione del film Bopp Treofan. Per i sindacati il piano andrà comunque analizzato nel dettaglio con le federazioni nazionali dei sindacati di categoria, senza dimenticare la regia del Ministero e delle istituzioni a tutela del percorso che dovrà garantire al massimo i lavoratori.