Digitalizzazione, ecco l’ultimo Rapporto annuale Censis-Auditel

Importanti i numeri inclusi nella ricerca basata su un'indagine dettagliata: a Palazzo Giustiniani, in Senato, la presentazione alla stampa

Presentato a Roma, in Senato, il quinto Rapporto annuale Auditel-Censis, documento utile per comprendere come gli italiani stiano affrontando quella transizione digitale tuttora in corso. Un lavoro frutto di una ricerca importante, basata su sette wave l’anno e circa ventimila abitazioni visitate, legata alla necessità di accertare la reale fisionomia delle famiglie così come di fotografare il tessuto sociale in tutte le sue dimensioni e individuare quei potenziali nuclei-campione del Superpanel Auditel, da rinnovare costantemente.

I numeri contenuti nel Rapporto lasciano intuire come ogni settore della vita quotidiana sia entrato a pieno titolo nel digitale, trasformando la vita di ognuno. La corsa verso la modernità delle persone è testimoniata dai circa centoventi milioni di schermi e dai quarantotto milioni di smartphone in possesso di chi risiede nello Stivale.

Il fatto che in Italia ci siano circa novantatré milioni di televisioni attive nelle case e nei locali non è affatto secondario: per gli esperti, il piccolo schermo rappresenterebbe la porta d’accesso al digitale. Emblematica, a tal proposito, la crescente adesione alla banda larga, che sotto la spinta del Pnrr avrà uno sviluppo decisivo.

Se i pc, le smart tv e gli smartphone continuano a trainare la spesa, l’elevata quantità di schermi connessi e di connected tv non può essere trascurata. Nelle abitazioni del Paese ci sarebbero circa duecentomila dispositivi connessi ad internet, eppure sulla digitalizzazione delle famiglie ci sarebbe ancora tanto da fare: quasi due milioni e mezzo di nuclei familiari non sarebbero collegati, e circa tremila non potrebbero contare su alcun device.

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