Terremoto a Norcia: sei anni dopo ancora tanta strada da fare

Dichiarazioni importanti quelle rilasciate da Giampietro Angelini di Noi per Norcia: nonostante le ultime celebrazioni, si fanno i conti con tante criticità

In occasione delle celebrazioni andate in scena a Norcia per non dimenticare il sisma di sei anni fa, qualcuno ha pensato bene di mettere da parte la retorica e di segnalare le criticità con cui deve confrontarsi ogni giorno la cittadinanza. A esprimersi, nello specifico, Giampietro Angelini di Noi per Norcia.

Al di là di annunci, proclami e inaugurazioni, per Angelini il Comune umbro deve ancora fare i conti con diversi problemi, ad esempio l’assenza di un ospedale e di un istituto per gli anziani. Né teatro, né musei, e poi niente palazzo comunale, niente piscina, niente caserma dei carabinieri: una situazione triste e complicata.

Insomma, a Norcia si attendono da anni interventi concreti, considerando che scuole e attività economiche devono accontentarsi di sedi provvisorie. Lo scontento è evidente, perché tra chi dà per certa la partenza della ricostruzione privata e chi, invece, riscontra come non sia ancora stato presentato un autentico progetto di riqualificazione, si percepisce poca chiarezza.

«L’estate del turismo e del commercio è tornata ai livelli di cinquant’anni fa, quando si assisteva al pienone soltanto nei quindici giorni di Ferragosto», ha dichiarato Angelini. A suo avviso, una città come Norcia riesce ancora ad essere attrattiva facendo leva giusto sulla sua storia.

Ci si domanda, però, per quanto tempo si riuscirà ad andare avanti a certe condizioni. Questo perché, di fatto, nessuno sembra aver pensato a come sarà l’economia di Norcia del futuro.

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