Sanità nel ternano: le associazioni del territorio si dicono preoccupate

Presentato un manifesto legato alle criticità e alle prospettive delle strutture locali: tra gli obiettivi anche una mobilitazione sul futuro del Santa Maria

Situazione allarmante e forte necessità di correre ai ripari: in seguito alle presunte difficoltà momentanee delle strutture del ternano, ben quattordici associazioni del territorio hanno deciso di presentare un manifesto legato proprio alle criticità e alle prospettive della sanità locale. Ad attivarsi, in tal senso, realtà quali Cittadini liberi, Pensare il domani e TerniDonne.

A quanto pare, sarebbero ricorrenti i problemi a livello di servizi assistenziali, gli stessi che dovrebbero essere garantiti alla comunità dalla Usl Umbria 2 e dall’Ospedale di Terni. In questo senso sarebbero stati determinanti certi errori commessi nel tempo dalla Regione, che secondo le associazioni avrebbe addirittura responsabilità di gestione e di governo.

Per le stesse associazioni, i cittadini non starebbero trovando risposta ai bisogni più elementari di salute, come i ricoveri ospedalieri e le prestazioni ambulatoriali. Da non dimenticare, poi, la gestione non adeguata delle disabilità e le liste d’attesa pressoché intollerabili.

Prendendo in considerazione il Santa Maria di Terni, si ravviserebbe un problema di management, diretta conseguenza di gravi disservizi. Tra l’altro, sarebbe emblematico l’arretramento dello stesso ospedale nella classificazione nazionale di Agenas, l’Agenzia per i Servizi sanitari regionali.

Visto il quadro generale, di fatto poco incoraggiante, le associazioni vorrebbero, insieme ad altri soggetti, rilanciare una forte mobilitazione sul futuro del Santa Maria, ritenuto un baluardo insostituibile del welfare dell’Umbria meridionale. Fondamentale, al momento, lavorare per riportarlo ai suoi standard operativi storici.

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