Morti sospette a Perugia e a Gubbio: possibili casi di overdose

Imminenti le autopsie e gli esami tossicologici sui due cadaveri ritrovati: gli inquirenti non escludono comunque la causa naturale

La Procura della Repubblica di Perugia ha disposto due autopsie per altrettanti decessi registrati nel Capoluogo umbro e a Gubbio tra domenica e lunedì (a eseguire gli esami tossicologici il medico legale, Laura Panata). Anche se dalla ricognizione cadaverica esterna non risulterebbero segni evidenti di assunzione di stupefacenti, per gli inquirenti entrambe le morti potrebbero essere state causate da overdose.

La persona ritrovata senza vita a Perugia sarebbe un quarantasettenne originario del Perù, scovato dai carabinieri all’interno della sua vettura ferma al parcheggio della Città della Domenica. A far scattare le ricerche, le chiamate effettuate dai familiari, preoccupati dall’assenza prolungata del soggetto, scapolo e senza precedenti legati proprio agli stupefacenti.

Al momento non si esclude comunque la morte per cause naturali, forse dovuta a un eventuale malore: l’esito degli esami imminenti permetterà di vederci più chiaro. Secondo quanto appreso dalle autorità, l’uomo era una persona tranquilla, di professione badante.

Di trentasette anni, invece, il cittadino trovato morto a Gubbio all’interno della roulotte dove viveva da tempo. Possibile un arresto cardiaco, tuttavia non sicuro vista la giovane età e l’assenza di patologie pregresse.

Aperta, quindi, la pista che porta agli stupefacenti. Difficile immaginare, in ogni caso, eventuali collegamenti tra i due episodi.

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