Caccia alla tortora in Umbria: l’app per la preapertura fa discutere

Sistema creato dalla società PuntoZero per garantire un monitoraggio costante: per il consigliere Michele Bettarelli ci saranno seri problemi di connessione

Un’applicazione ideata per gestire al meglio la preapertura della caccia alla tortora anche se destinata a far discutere: è già attivo, in Umbria, il sistema creato dalla società PuntoZero, il cui obiettivo è agevolare il lavoro di tante persone. Lo scorso 30 agosto la giunta Tesei ha adottato l’atto che integra il calendario venatorio.

Poiché le normative europee e la legislazione nazionale limitano fortemente il numero di capi che è possibile abbattere, Palazzo Donini ha scelto di affidarsi a un sistema di monitoraggio in grado di assicurare il rispetto delle direttive comunitarie in materia. Con l’app in questione, si potranno controllare gli abbattimenti in tempo reale, mentre i cacciatori provvederanno a registrare l’esatto numero di capi prelevati (mai più di cinque).

L’introduzione di uno strumento simile, di base originale e curioso, non sembra comunque convincere tutti: secondo Michele Bettarelli, consigliere regionale del Partito Democratico, sarà complicato per i cacciatori del territorio riuscire ad adeguarsi. Questo perché, a conti fatti, l’Umbria è caratterizzata da numerose zone sprovviste di copertura di rete, forse troppe per quella che è la sua estensione.

Dunque, visto che in questo caso la tecnologia gioca un ruolo essenziale, tante persone potrebbero riscontrare problemi effettivi. D’altronde, ogni volta i cacciatori dovranno collegarsi all’applicativo inserendo le proprie credenziali di accesso, e in caso di assenza di segnale non sarà possibile operare sul campo.

Per Bettarelli si tratta quindi di un provvedimento lontano dal mondo venatorio e dalla realtà che vivono tutti i cittadini. Insomma, una mancanza di attenzione da parte dell’assessore regionale Roberto Morroni e del suo staff.

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