Trasporto pubblico locale, i sindacati umbri chiedono due lotti di gara

Filt Cgil e Faisa Cisal continuano a tenere d'occhio una questione delicata: si teme lo "spacchettamento" e la privatizzazione del servizio

Resta sempre un tema caldo, in Umbria, la prossima gara per il Trasporto pubblico locale, su cui si sta lavorando da tempo. In attesa di un nuovo confronto con la Regione, Filt Cgil e Faisa Cisal hanno ribadito quelle che sono le priorità.

Per entrambe le sigle sindacali, sarebbero necessari soltanto due lotti, non quattro, come invece si vorrebbe a Palazzo Donini. Un lotto sarebbe relativo al trasporto su gomma, urbano ed extraurbano, per impianti fissi, mobilità alternativa, navigazione e percorsi ciclabili, e un altro riguarderebbe invece il ferro, comprensivo anche delle rispettive manutenzioni del materiale rotabile e su gomma.

Per i segretari Ciro Zeno e Christian Di Girolamo, una proposta simile eviterebbe lo “spacchettamento” e la privatizzazione del servizio, garantendo economie di scala ed efficienza economica. Tuttavia, si verrebbe comunque incontro alle esigenze di riorganizzazione prospettate dalla giunta Tesei, in una logica però settoriale e non di “frammentazione” territoriale.

Se alcuni lavoratori e lavoratrici di Busitalia temono una sorta di ritorno al passato, Filt Cgil e Faisa Cisal puntano il dito su quei possibili tagli che avranno ripercussioni sul servizio e sul personale. Permane anche la preoccupazione per l’assenza di ogni riferimento alla navigazione sul Trasimeno e a tutto il settore delle manutenzioni, comparto capace di dare lavoro a circa centocinquanta persone.

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