Violenza di genere: nuova campagna di Women of Change Italia

"Stop alla violenza di genere, anche tra i giovani" è il titolo dell'ultimo progetto: realizzato un video promozionale con gli studenti di una scuola pugliese

Prevenire la violenza e contrastare il diffondersi degli stereotipi di genere tra i giovani, promuovendo la cultura del rispetto e dell’uguaglianza: questi gli obiettivi della campagna “Stop alla violenza di genere, anche tra i giovani”, realizzata da Women of Change Italia insieme al Festival dei Diritti umani, allAssociazione Donna e allagenzia musicale Mokamusic. Per l’occasione è stato realizzato un video con protagonisti gli studenti dell’Istituto Professionale Domenico Modugno di Conversano, in provincia di Bari.

Con loro la studentessa romana Gaia Bitocchi, autrice di “Briciola”, brano che racconta la storia di una violenza subita e scelto da Women of Change Italia come colonna sonora del progetto (produzione a cura di Philip Abussi). La campagna Stop alla violenza di genere, anche tra i giovani” vuol essere una risposta concreta di cittadinanza attiva, linvito a mettere in atto azioni di prevenzione promuovendo la cultura della parità tra i sessi partendo dalle scuole.

«Per contrastare la violenza di genere – dichiara Danilo De Biasio, direttore del Festival dei Diritti umani – occorre cominciare presto e parlare il linguaggio che i giovani comprendono: proprio come fa questo progetto. Il Festival dei Diritti umani lo sperimenta da anni, rendendo protagonisti gli studenti che vi partecipano, che così affrontano ogni tema».

Per Alessia Ruzzeddu, presidente dell’Associazione Donna, educare i giovani alla cultura del rispetto di ogni essere umano e delle donne è uno degli obiettivi dichiarati. La scuola, in tal senso, rappresenta il viatico per far acquisire ai ragazzi, spesso spettatori di violenze domestiche, la consapevolezza e la comprensione  delle varie forme di violenza, che possono essere di tipo fisico e psicologico.

Anna Falcetta, presidente di Women of Change Italia, afferma: «Il 25 novembre è ogni giorno, non possiamo abbassare la guardia. La violenza di genere è un fenomeno persistente, e in tutte le sue forme, compresa la cyberviolenza, riguarda anche i più giovani. Il nostro ruolo è quello di aprire tavoli di confronto con le studentesse e gli studenti per fare in modo che in loro stessi emerga il desiderio di attivarsi per cambiare le cose».

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