Assisi, ecco il manifesto deontologico per la cultura della cura della persona

Presentazione presso la Sala Pace del Sacro Convento del Comune umbro: per il ministro della Salute, Roberto Speranza, un esempio virtuoso di condivisione

Al via da Assisi il manifesto deontologico per la cultura della cura della persona. Un documento valoriale fondamentale, una sorta di pietra miliare su quelli che sono i valori dell’agire quotidiano dei professionisti, almeno secondo Federico Pompei, presidente dell’Ordine dei Tecnici sanitari di Radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Perugia e Terni.

Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, si tratta di un esempio virtuoso di condivisione. Con la sua adozione, si è infatti scelto di mettere a disposizione della collettività un manifesto diretto a tutelare la salute di tutti.

«San Francesco e il Pontefice hanno sempre parlato di prendersi cura dell’altro», ha dichiarato fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi. Che ha poi aggiunto: «Mettere per iscritto che la cultura della cura vada coltivata è importante. Questo è un documento profondo e chiaro».

A detta di Massimo Braganti, direttore regionale Salute e Welfare, la Costituzione etica risulta essere un punto di riferimento per le diciannove professioni e per gli oltre duecentomila iscritti che compongono l’Ordine. In tanti, in Umbria, hanno già dato evidenza di possedere una base solida di valori in virtù dei quali sono stati in grado di gestire la pandemia.

Il manifesto si sviluppa attraverso un totale di quarantotto articoli, suddivisi a loro volta in dieci parti.

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