Edilizia residenziale sociale, i sindacati degli inquilini in piazza a Perugia

Dito puntato contro la nuova legge regionale: in prospettiva aumenti dei canoni per una fetta molto consistente degli assegnatari di alloggi popolari

No alle norme ingiuste in materia di case popolari. Questo il motivo che ha indotto i sindacati degli inquilini dell’Umbria a manifestare: a Perugia, in piazza Italia, un’accesa protesta davanti alle sedi della Regione Umbria e dell’Assemblea legislativa (presenti anche le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil regionali).

Dito puntato contro la nuova legge regionale in materia di edilizia residenziale sociale e, soprattutto, contro il relativo regolamento, destinato a produrre pesanti aumenti dei canoni per una fetta molto consistente degli assegnatari di alloggi popolari. Insomma, una legge da modificare al più presto, almeno secondo le volontà dei sindacati.

A tal proposito, è arrivato il commento da parte di Stefano Pastorelli e Paola Fioroni della Lega, secondo cui la legge stessa non prevederebbe nulla circa la definizione dei canoni mensili. In più, non andrebbe nemmeno a incidere sulle tempistiche di realizzazione del nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi.

Diverso il parere del grillino Thomas De Luca, pronto ad annunciare una proposta di legge per mettere un limite agli aumenti degli affitti delle case popolari, impedendo che superino il 10% in tre anni. D’altronde, secondo le associazioni di categoria, ad oggi gli incrementi per le persone rimaste sole potranno raggiungere addirittura il 200%. Un colpo davvero inaccettabile per le fasce più deboli.

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