Covid, presto la fine dello stato di emergenza: Governo al lavoro

Tante le questioni da chiarire aspettando che arrivi il 31 marzo: si valuta di spacchettare e redistribuire le competenze ai Ministeri e alle Regioni

Il 31 marzo del 2022 terminerà lo stato di emergenza decretato circa due anni fa in seguito alla diffusione in tutto il Paese del Covid. Aspettando l’arrivo di quella data, si lavora per garantire una gestione adeguata di quella che sarà una fase post-pandemica.

Tante le questioni da definire, come l’ipotesi di spacchettare e redistribuire le competenze ai Ministeri e alle Regioni. Ma ci sono tanti altri temi all’ordine del giorno, ad esempio lo smart working, l’utilizzo del green pass e l’obbligo delle mascherine al chiuso.

Rispetto alla messa a punto di un piano ad hoc, il ministro della Salute Roberto Speranza, avrebbe ritenuto prematura ogni valutazione. Difficile, al momento, capire se lo stesso stato di emergenza verrà prorogato o no.

In ogni caso, qualora i dati dovessero essere incoraggianti, si valuterà come ridistribuire le competenze, mantenendo magari un regime ordinario per determinate misure. In tal senso, l’acquisto dei vaccini dovrebbe essere sempre gestito dal Ministero della Salute, al quale dovrebbe finire anche tutto ciò che riguarda gli acquisti di farmaci per la lotta al virus.

Necessario, a breve, rivedere tutti quegli strumenti introdotti in contemporanea con l’inizio dello stato d’emergenza, a partire dallo smart working: con il ritorno alla normativa ordinaria, dovrà essere definito con accordi individuali tra azienda e lavoratori.

Se sull’eventuale scioglimento del Comitato tecnico scientifico si sa poco o nulla, vige il mistero sull’uso delle mascherine al chiuso e anche sul futuro del green pass.

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