Economia, l’ultima relazione dell’Aur conferma una ripresa dell’Umbria

Il documento evidenzia come anche per il cuore verde d'Italia il 2021 sia stato, in un certo senso, l'anno della ripartenza: in leggero aumento anche il Pil

“L’Umbria che riparte”: questo il titolo della relazione economico-sociale di fine anno curata dall’Agenzia Umbria Ricerche e presentata alla stampa a Perugia. Un lavoro piuttosto articolato, in cui non solo viene fotografata la situazione attuale della Regione, ma si lanciano anche delle linee guida importanti per la politica locale.

Il documento evidenzia come anche per il cuore verde d’Italia il 2021 sia stato, in un certo senso, l’anno della ripartenza. Tanti gli aspetti interessanti racchiusi nel dossier, come la crescita, seppur moderata, del Pil, che si assesterebbe tra il 5,7 e il 6,1%.

Per Alessandro Campi, commissario straordinario dell’Aur, dopo l’avvento della pandemia e le restrizioni di inizio 2020, già nella seconda parte di quell’anno si sono cominciati a intravedere dei segnali positivi. A questo punto, sempre secondo Campi, bisognerà aggredire i nodi strutturali dell’economia umbra, favorendo l’innovazione e la digitalizzazione di un sistema produttivo che dovrà essere sempre più orientato alla sostenibilità.

Tanto ancora il lavoro da fare in ambito infrastrutture, specialmente se si pensa alla mobilità. Quanto alla rete ferroviaria, ad esempio, sarebbe auspicabile un potenziamento dei corridoi di accesso all’alta velocità, senza dimenticare il rafforzamento dell’Aeroporto regionale.

Se si attendono anche investimenti in istruzione, formazione e ricerca, nei mesi a venire sarà il caso di porre attenzione al contenimento delle disuguaglianze che la pandemia è andata ad accentuare. Questo, a tal proposito, il commento di Campi: «È cresciuta la vulnerabilità e si sono inasprite le disparità anche tra i più giovani, tuttavia in Umbria non si sono registrati effetti deflagranti sulla collettività, questo anche in virtù delle politiche di sostegno messe in atto dal Governo».

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