Emergenza sanitaria, in calo gli interventi chirurgici a causa della pandemia

La Società italiana di Chirurgia lancia l'allarme in merito alla drastica diminuzione delle operazioni: difficoltà anche a dedicarsi a pazienti malati di tumore

La Società italiana di Chirurgia lancia l’allarme riguardo la drastica riduzione degli interventi negli ospedali dovuta al persistere della diffusione della pandemia. Lo scenario è piuttosto preoccupante, tra medici e infermieri trasferiti nei reparti Covid e terapie intensive affollate in quanto piene di casi gravi.

La Sic riscontra addirittura, in alcune Regioni, un calo delle operazioni pari all’80%. A quanto pare, sta diventando sempre più difficile dedicarsi ai pazienti malati di tumore per la mancanza di disponibilità del posto di terapia intensiva nella fase post-operatoria.

In merito alla complicata situazione che si è venuta a creare, il presidente della Società, Francesco Basile, ha osservato come da più parti i posti letto di chirurgia siano dimezzati, con un contemporaneo blocco dei ricoveri in elezione. In diverse Regioni il quadro sarebbe tutt’altro che buono, con un’attività chirurgica fortemente rallentata.

Da ricordare inoltre come nel 2021 non ci sia stato modo di smaltire le liste di attesa accumulate nel corso dell’anno precedente, e presto si assisterà a una posticipazione di massa degli interventi fissati in passato. Con l’intento di trovare soluzioni concrete, la Sic proporrà al Ministero della Salute delle linee guida così da garantire un’attività chirurgica costante (probabile la creazione di percorsi differenziati per i pazienti chirurgici che non risentano delle esigenze di quelli positivi al Covid, così come il ripristino del personale infermieristico dei blocchi operatori).

Fondamentale, ad oggi, assumere nuovi chirurghi al fine di far tornare a crescere il numero delle prestazioni negli ospedali.

Categorie
News

Articoli consigliati