San Basilio, i disagi nel Lotto n° 27 del quartiere romano

Le telecamere di Retesole sul posto per documentare il degrado dentro e fuori la struttura: tanti i problemi con i quali i residenti sono costretti convivere da anni

Un senso di abbandono fin troppo evidente, un degrado inaccettabile per chi da anni chiede aiuto sprecando solo fiato. A Roma, nel quartiere periferico San Basilio, gli abitanti del Lotto n° 27, struttura fatta edificare tempo addietro dall’Ater, non riescono più a convivere con i tanti problemi che negli anni sono andati a sommarsi perché non risolti con efficacia e tempestività.

I tanti reclami scritti e inviati in passato non sono mai stati presi davvero in considerazione, così uscire di casa anche solo per passeggiare nell’isolato diviene un’autentica impresa, o addirittura un rischio. Già soltanto l’accesso principale da via Fabriano 91 è emblematico, perché lo spazio ristretto e l’assenza di uno scivolo non consentono ai veicoli di entrare: in caso di emergenza, un’ambulanza non avrebbe modo di farsi largo e raggiungere la palazzina più vicina.

Le grandi radici dei pini che circondano il parco interno, di certo non curato a dovere, hanno gradualmente devastato i marciapiedi, creando buche pericolose per i passanti, soprattutto per gli anziani. Anche i bambini, abituati a giocare all’aperto, potrebbero farsi male sul serio.

Parlando con gli abitanti del lotto, senz’altro amareggiati per la mancanza di attenzione ricevuta fino ad oggi, si percepisce bene come in zona non funzioni nulla. Di passaggi per i disabili neanche l’ombra, e l’unico ascensore in funzione, terminato di recente, ha alle spalle una storia bizzarra: più di vent’anni fa, un paio di condomini con difficoltà motorie chiesero che venisse costruito per poter raggiungere le rispettive abitazioni. La realizzazione dell’impianto si prolungò al punto tale che, nel frattempo, i due soggetti in questione vennero a mancare.

Quando, dopo la loro scomparsa, si chiese di interrompere l’iter in modo tale da destinare le risorse stanziate per effettuare altre migliorie, venne segnalato come non fosse possibile effettuare stravolgimenti in corso d’opera.

Quasi tutti i lampioni in strada risultano essere spenti, perciò quando scende il buio non si vede più nulla. I balconi cadono a pezzi da tempo, e in quanto a eventuali lavori futuri tutto tace. In un contesto simile, non è affatto semplice vivere in serenità.

Poiché gli altri lotti di San Basilio sono stati interessati da lavori consistenti, quelli che risiedono al n° 27 si auspicano che a breve possano essere presi dei provvedimenti seri. Se è vero che la pazienza ha superato ogni limite, è anche vero che le istituzioni debbano fare la loro parte e dimostrare interesse e attenzione nei confronti dei cittadini.

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