Al via le vaccinazioni anti-Covid per i bambini: l’Aifa rassicura le famiglie

Molto rari gli eventi avversi preoccupanti: nessun allarme per i presunti casi di miocardite tra i giovani

Dopo la partenza della somministrazione del vaccino anti-Covid per i bambini tra i cinque e gli undici anni, l’Aifa rassicura i genitori spiegando come il vaccino stesso non provochi eventi avversi preoccupanti, al di là di reazioni comuni quali febbre e mal di testa.

Secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco, la campagna vaccinale rivolta ai più piccoli rimane prioritaria poiché, se contagiati, i bambini possono andare incontro a gravi problemi. A chi continua a puntare il dito contro una sperimentazione approssimativa, risponde Maria Paola Trotta, coordinatrice dell’Unità di Crisi dell’Aifa dedicata al Covid, che afferma: «I dati che abbiamo per questa fascia non sono pochi, e i livelli di efficacia risultano essere piuttosto elevati».

Quanto ai presunti rischi di miocardite, si cerca di fugare ogni dubbio: i casi registrati finora sarebbero molto bassi, frequenti per lo più tra i ragazzi con un’età che va dai sedici ai ventinove anni. In ogni caso si tratta di rarità, e in più, spesso, si guarisce senza dover essere ricoverati.

Sulla questione si è espresso anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità: vaccinare i bambini è importante, a cominciare da quelli maggiormente fragili. D’altronde l’infezione corre anche nelle fasce più giovani, e diversi ragazzi possono pagarne le conseguenze.

A proposito dell’avvio delle vaccinazioni per i più piccoli, Alberto Verrotti, direttore della Clinica pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Perugia, ha dichiarato: «I bambini sono più abituati degli adulti ai vaccini, tipici della loro età. I dati sono tutti favorevoli, e gli eventi avversi sono pochi. La vaccinazione è fondamentale per limitare il diffondersi dell’epidemia».

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