Decisioni importanti da prendere in tempi brevi. Con l’innalzamento del livello di allerta in tutto il Paese in seguito all’avvento dell’ultima variante, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, è a lavoro per mettere a punto una vera e propria stretta sui controlli, soprattutto alla luce dell’imminente introduzione del super green pass, in vigore dal prossimo 6 dicembre.
Al momento la priorità è una: assicurare verifiche a campione su bus e metropolitane. A tal proposito, le forze dell’ordine lamenterebbero carenze negli organici, in ogni caso si punterà ad ottimizzarne al massimo l’impiego per garantire un Natale quantomeno sicuro.
Sulle forze dell’ordine e sulla loro importanza si è espresso pure Mario Draghi, che ha anticipato come esse verranno mobilitate in modo totale al fine di limitare situazioni rischiose. Nell’ambito dell’attuale emergenza sanitaria causata dal Covid, il nuovo decreto prevede che ciascun prefetto, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, adotti un piano per effettuare controlli, anche a campione, avvalendosi di poliziotti e di personale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza.
Se dal gennaio scorso a oggi sono state controllate circa ventotto milioni di persone in tutta Italia, secondo Lamorgese bisogna fare di più. I militari non dovrebbero essere coinvolti, però i sindacati di polizia fanno notare come la coperta sia piuttosto corta. Per quella che è la situazione odierna, bisognerà impiegare nel modo più efficiente il personale a disposizione, ricorrendo al supporto delle polizie locali e liberando possibilmente gli agenti dal lavoro amministrativo così da relegarli ai servizi di controllo.
Il trasporto pubblico rappresenta un punto delicato. Poiché è impensabile garantire verifiche a tappeto, specialmente nelle grandi città , potrebbero essere organizzati dei controlli presso i capolinea degli autobus e all’interno delle stazioni della metropolitana.
L’ipotesi di creare dei tornelli per la lettura dei green pass è abbastanza remota, ma è certo che sotto osservazione ci saranno le zone della movida. Probabile, infine, un potenziamento del monitoraggio ai valichi di frontiera e negli aeroporti.