Cinema, all’Auditorium di Roma la cerimonia di premiazione del Globo d’Oro

Tanti gli attori e i registi chiamati sul palco della Sala Petrassi: ovazione soprattutto per Renato Pozzetto e Giuliano Montaldo

Una vera festa per tutto il cinema italiano. L’Auditorium Parco della Musica di Roma ha fatto da cornice all’ultima edizione del Globo d’Oro, premio assegnato con cadenza annuale dai giornalisti della stampa estera accreditati in Italia e che si avvale della direzione artistica di Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, con la regia affidata ad Antonio Centomani. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, l’evento si è potuto svolgere in presenza, con la Sala Petrassi pronta ad accogliere numerose personalità del cinema, così come della musica e, più in generale, della cultura.

Tante le statuette consegnate, a partire da quella ottenuta da Davide Del Degan, regista di “Paradise, una nuova vita”, pellicola premiata come “Miglior Opera Prima”. Luca Ribuoli, Gianmarco Tognazzi e Stefano Bises sono stati chiamati sul palco per ritirare la statuetta assegnata a “Speravo de mori’ prima” nella categoria “Migliore Serie Tv”, mentre Mattia Carratello e Stefano Ratchev hanno ottenuto il premio “Migliore Colonna Sonora” per “Padrenostro”. Grandi emozioni, poi, al momento dell’omaggio a Ennio Morricone da parte di suo figlio, Andrea.

“Il cattivo poeta” di Daniele Ciprì ha conquistato il premio “Miglior Fotografia”, “Governance” di Michael Zampino quello relativo alla “Migliore Sceneggiatura”. Se Le Coliche hanno divertito il pubblico con la loro comicità travolgente, tutti hanno osannato Renato Pozzetto e Giuliano Montaldo: il primo ha ritirato il “Gran Premio della Stampa Estera”, il secondo quello alla “Carriera”.

A Kim Rossi Stuart il premio “Miglior Attore” per “Cosa sarà”, a Donatella Finocchiaro e Simona Malato quello “Miglior Attrice” per “Le Sorelle Macaluso” di Emma Dante.

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