Un nuovo modo d’intendere l’informazione, un processo complicato ma necessario nei confronti delle persone. La Sala Vanvitelli dell’Avvocatura Generale di Stato di Roma ha ospitato il convegno dal titolo “Il bene non fa notizia?”.
Nel corso dell’incontro, contraddistinto da due panel e dagli interventi di diversi relatori, si è riflettuto sulla necessità di sostenere un’informazione che dia più spazio alle buone notizie. Insomma, il detto bad news, good news deve valere fino a un certo punto.
Al termine dei lavori, a cui hanno partecipato anche Roberto Zuccolini e Alberto Cecchini, rispettivamente portavoce della Comunità di Sant’Egidio e rappresentante di Rotary International presso Fao e Santa Sede, è stato firmato il Manifesto del giornalismo positivo. Un atto significativo e, si spera, di buon auspicio.
Fare in modo che le buone notizie, da intendersi come fatti oggettivamente positivi, vengano pian piano considerate sempre di più non sarà semplice. Per invertire un certo trend servirà l’impegno di tutti.
L’evento andato in scena è stato organizzato anche con l’obiettivo di ricordare Maria Grazia Capulli, giornalista scomparsa nel 2015 a soli cinquantacinque anni.
