Rifiuti a Roma, calo del 12% nel mese di marzo

Senza pendolari e turisti si producono meno scarti alimentari: importante il contemporaneo aumento delle percentuali di raccolta differenziata

Diminuisce nella Capitale la produzione di rifiuti: nel mese di marzo si registra un calo del 12%. A incidere, soprattutto, la quarantena sempre più lunga che spinge i romani a dimostrarsi più accorti in termini di sprechi. Importante il contemporaneo aumento delle percentuali di raccolta differenziata.

Un’evoluzione inaspettata per Roma, di base una delle città italiane con una maggiore produzione di immondizia pro capite. Un’indagine condotta da Ama durante il mese scorso fa balzare agli occhi dati piuttosto significativi. Nella 1^ settimana ci sarebbe stata una riduzione di spazzatura pari a meno 200 tonnellate con addirittura meno 4.000 tonnellate nella 4^.

Senza pendolari e turisti si producono meno rifiuti alimentari, inoltre c’è più attenzione verso le buone pratiche. «Buona parte della produzione – sottolinea Ama – è rappresentata da materiali avviati al riciclo: la differenziata raggiunge il 45,5%. È sostanzialmente in linea con l’anno scorso, mentre sale addirittura del 3% (arrivando a 5.500 tonnellate) la percentuale di contenitori in plastica e metallo correttamente separati».

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