Valnestore, si chiedono investimenti per il sito produttivo di Pietrafitta

La struttura rimane ancora un dimensionamento del personale pensato e applicato nel 2016: troppo ridotto l'organico formato da 24 elementi

Richiesta di adeguamenti per un giusto funzionamento. Il sito di Pietrafitta è tornato ad essere produttivo dal settembre del 2018 ma, purtroppo, non sono seguite azioni tali da consentire l’esercizio dell’impianto nelle condizioni ottimali.

Ad oggi, la struttura rimane ancora un dimensionamento del personale pensato e applicato nel 2016: troppo ridotto l’organico formato da 24 elementi. Lo conferma il fatto che, grazie all’impegno di Filctem e Rsu di Pietrafitta, nel corso del 2019 sono arrivate 6 unità in più, oltre alle 12 unità della struttura di turno prevista da Enel.

In tutto ciò, si prevedono ulteriori arrivi di colleghi per il 2020, cosa positiva per chi si è battuto con mobilitazioni e scioperi per chiedere maggiore personale. Da considerare tuttavia l’assenza di risposte per l’indotto sul territorio, in quanto vengono impiegate ditte provenienti da fuori per svolgere attività di ordinaria manutenzione elettrica e meccanica, senza dimenticare la carpenteria, le pulizie civili, la manutenzione del verde e il servizio di portineria: così facendo vengono meno risposte occupazionali ad un territorio profondamente segnato dalla crisi economica.

Si chiede perciò un segnale forte da parte della politica e degli amministratori che, fino ad ora, hanno diminuito l’attenzione per il futuro dell’impianto. Resta infine l’incognita legata allo stato di attuazione del protocollo di Intesa, del maggio 2019, sulla riqualificazione della stessa area industriale tra Regione, Enel e i Comuni di Piegaro e Panicale.

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