Agitazione inevitabile per esprimere il proprio disappunto riguardo la mancata attenzione dimostrata di recente dal governo. Per un giorno intero, da mattina a sera, parte dei tassisti di Roma, con licenza, rispettano le indicazioni fornite dai sindacati aderendo così a uno sciopero confermato solo all’ultimo.
A rendere indispensabile la protesta la superficialità dimostrata per l’ennesima volta dal governo. Come dichiarato da Riccardo Cacchione di Usb Taxi, ad accentuare la tensione ci ha pensato il sottosegretario Rixi, a quanto pare assente a un incontro fissato in precedenza per parlare dell’abusivismo del trasporto pubblico non di linea (a ricevere la delegazione una dirigente del Ministero).
Non solo Roma: lo stop alla circolazione è stato indetto pure in altre città come Genova, Torino, Napoli e Firenze, mentre Milano ha ospitato una grande assemblea sindacale. Nella Capitale, specialmente in Centro, qualcuno ha scelto comunque di garantire il servizio. Nonostante le continue richieste, nessuna delle persone interpellate si è offerta di parlare ai nostri microfoni per chiarire la situazione.
«Non sappiamo niente dello sciopero», dice un tassista. «Nulla da dichiarare», afferma un altro. Da piazza Venezia a piazza di Spagna il copione è sempre lo stesso: la volontà generale è quella di non sbilanciarsi. Un atteggiamento che in qualche modo conferma come manchi coesione in un settore simile.