Invenzioni, manuali e capolavori: alle Scuderie del Quirinale la mostra “Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza”

Curato da Claudio Giorgione, l'allestimento rimarrà aperto al pubblico fino al prossimo 30 giugno

Un’esperienza conoscitiva grazie alla quale scoprire più a fondo il Maestro per antonomasia. A 500 anni dalla sua scomparsa, le Scuderie del Quirinale rendono omaggio a Leonardo da Vinci attraverso una mostra curata da Claudio Giorgione, visitabile fino al 30 giugno prossimo e sviluppata, come al solito, su 2 piani.

L’esposizione prende vita tramite il contributo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” e la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. L’obiettivo è in sostanza quello di rievocare la parabola professionale dell’indiscusso genio raccontato nell’ambito della fitta trama di relazioni culturali nonché del vivace contesto artistico tangibile sia nel 15° sia nel 16° secolo. L’allestimento riflette sull’intera opera vinciana avvalendosi della presenza di disegni e manufatti originali, così come di modelli storici e di manoscritti, compreso l’unico libro con le sue annotazioni autografate.

Come osserva Giorgione, chiamato a supervisionare il progetto espositivo, in questo caso si intende «restituire gli studi e le interpretazioni più recenti dell’opera di Leonardo ingegnere e umanista, evidenziandone le relazioni con il pensiero dei suoi contemporanei».

A partire dalla formazione toscana fino al soggiorno milanese, includendo pure il tardo periodo romano, “Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza” si focalizza sull’attività dell’artista tenendo conto soprattutto dell’aspetto tecnologico e scientifico.

Gli oltre 200 lavori ammirabili accompagnano i visitatori in un percorso destinato ad attraversare i grandi temi al centro del dibattito rinascimentale affrontati proprio da Leonardo. Tra questi l’utilizzo del disegno e della prospettiva in quanto strumenti di conoscenza e rappresentazione, l’arte della guerra, la riflessione sulla città ideale e la riscoperta del mondo classico.

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