Editoria, “Elogio dei liberi e forti. La responsabilità politica dei cattolici”: ecco il libro firmato da Lucio D’Ubaldo e Giuseppe Fioroni

All'interno dell'Istituto Sturzo prende vita un dibattito al quale partecipa anche il giornalista Aldo Cazzullo: Nel corso del suo intervento emergono riflessioni sull'antifascismo, un fenomeno da non ricollegare soltanto al comunismo

L’analisi di un complesso periodo storico risalente a un secolo fa. Lucio D’Ubaldo e Giuseppe Fioroni scrivono a 4 mani il volume intitolato “Elogio dei liberi e forti. La responsabilità politica dei cattolici”. Come si può facilmente intuire, il libro in questione si focalizza sul popolarismo a quasi 100 anni di distanza dall’Appello ai liberi e forti nonché dalla nascita del Partito Popolare di Luigi Sturzo, fondato la sera del 18 gennaio del 1919 nell’albergo Santa Chiara di Roma.

All’interno dell’Istituto Sturzo prende vita un dibattito al quale partecipa anche il giornalista Aldo Cazzullo. Nel corso del suo intervento emergono riflessioni sull’antifascismo, un fenomeno da non ricollegare soltanto al comunismo. Terminata da un bel pezzo la fase d’oro della Democrazia Cristiana, ci si domanda da lì in poi dove sia finita la politica dei cattolici.

Nel libro se ne parla a fondo: al tempo l’appello rivolto alla Nazione, emblema del nuovo soggetto politico, chiamava a raccolta tutti gli uomini ritenuti, per l’appunto, liberi e forti. A prendere forma non era un partito cattolico, bensì una corrente di popolo. Gli aspetti da osservare sono parecchi e vanno dal rigore al senso di responsabilità, senza dimenticare l’atteggiamento anti-demagogico della 1^ esperienza moderna del cattolicesimo politico.

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