Incendio all’Ospedale Villa San Pietro. 400 pazienti evacuati

Un cortocircuito nella notte ha sprigionato un fumo denso e asfissiante che ha costretto all'evacuazione

Non ci sono morti o feriti nell’incendio sprigionatosi all’Ospedale Villa San Pietro Fatebenefratelli, su Via Cassia, grazie al sistema anticendio entrato subito in funzione. Ma la paura e lo smarrimento si leggono ancora sulle facce di quanti hanno vissuto questa notte di angoscia.
Tutto è partito da un corto circuito al quadro elettrico dell’emodinamica del blocco operatorio al piano -1. Erano le 4 di notte quando i pazienti ed il personale si sono ritrovati al buio.

Fuori uso il generatore principale, come pure quello di emergenza. Solo nelle palazzine all’ingresso del San Pietro, di più recente costruzione e quindi presumibilmente dotati di sistemi indipendenti, mostrano segni di
illuminazione interna ed esterna.
Il fumo generatosi è salito ai piani superiori della struttura dividendosi in due colonne ed ha invaso tutti gli ambienti ospedalieri compresa la sala rianimazione e costretto le persone ad essere evacuate dalle proprie
stanze in un locale sicuro, come ci racconta la mamma di una delle oltre duemila partorienti che ogni anno l’Ospedale registra.

Entrando nella chiesa dello stabile, il cui pavimento è normalmente di colore bianco, si cammina su uno spesso e viscido strato nero, quasi pece, ed un odore asfissiante di gomma e cavi bruciati ti assale. Tutto è immerso nell’oscurità, così come i corridoi entro cui cerchiamo a tastoni la strada. Solo grazie alla luce che penetra dalle finestre possiamo
incamminarci lungo il corridoio.
Alcuni pazienti attendono ancora in alcune stanze mentre nella Direzione Generale un via-vai continuo di parenti, operatori e tecnici anima quello che altrimenti sarebbe uno scenario lugubre.
Più di 400 i pazienti ricoverati nel San Pietro, tutti da evacuare in altre strutture. Operazione che va avanti da questa mattina. Al momento
risultano ancora 300 quelli in attesa di destinazione. L’intera struttura è
chiusa, compreso il pronto soccorso.

I tempi di ripristino sono ciò che più interessa a chi questo luogo lo vede
come una casa ed i pazienti e colleghi la loro famiglia.

È la prima volta nella storia del nosocomio che si verifica un fatto così grave. La procura di Roma indaga sull’incendio, il fascicolo è al momento a carico di ignoti, ma si esclude la matrice dolosa.​

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