500 chili di cocaina sequestrati, 19 persone arrestate e un asse criminale tra Roma e la Repubblica Dominicana sgominato. È questo il bilancio dell’operazione che ha visto la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato collaborare sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. A finire nella rete degli investigatori un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico. La droga arrivava dalla Repubblica Dominicana in aereo o via mare, veniva poi introdotta in Italia bypassando i controlli grazie a dei dipendenti portuali ed aeroportuali infedeli. Una volta introdotta nel Paese veniva venduta in gran parte alla cosca Alvaro di Sinopoli. Dominus dell’organizzazione Mauro De Bernardis, broker romano, in grado di fare da ponte tra i narcotrafficanti dominicani e le cosche italiane. Il procuratore Prestipino sottolinea l’importanza della cattura di questa figura, poiché i broker sono pochi e cruciali per la riuscita del traffico illegale. E se ancora una volta Roma si conferma come il centro di smistamento degli stupefacenti destinati al nostro Paese, gli inquirenti hanno sviluppato dei sistemi investigativi ad hoc per rispondere a questo fenomeno.
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