La cultura albanese e l’Italia, un legame lungo 5 secoli, nel segno di Scanderbeg

Sebbene minoritaria la componente cattolica d'Albania è riuscita a ritagliarsi un ruolo fondamentale nel dialogo interreligioso

Uno scambio culturale, storico e religioso che dura da diversi secoli. Il rapporto tra le comunità albanesi stabilitesi in Italia negli ultimi 5 secoli e il Belpaese, non può che essere definito fecondo. Il punto sull’importanza della cultura albanese è stato fatto nella conferenza tenutasi nella sala Zuccari a Palazzo Giustiniani. Qui i maggiori esponenti della cultura albanese hanno incontrato le autorità politiche e religiose italiane per intrecciare un racconto comune sull’importanza della cultura albanese e arbëreshë ovvero degli albanesi d’Italia. Sebbene minoritaria la componente cattolica d’Albania è riuscita a ritagliarsi un ruolo fondamentale nel dialogo interreligioso. Ma un racconto della cultura albanese non può presincere dalla figura di Giorgio Castriota, più noto come Scanderbeg. Il patriota albanese riuscì a bloccare l’avanzata dell’Impero Ottomano e preservò così la cultura cattolica tanto da venire definito da Papa Callisto III, atleta di Cristo. Non c’è regione italiana che non ospiti una delle comunità albanesi che con il loro bagaglio di usi e costumi continuano a rinsaldare il rapporto d’amicizia tra Italia e Albania.

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