Virginia Raggi non testimonierà al processo Marra

La Raggi non è stata scelta dai legali di Marra che hanno preferito puntare su altri nomi.

Non sarà sentita come testimone. Virginia Raggi non figura nell’elenco di nomi che i legali di Raffaele Marra hanno presentato durante l’ultima udienza del processo che vede l’ex braccio destro della sindaca imputato per corruzione.

La prima cittadina di Roma è imputata in un altro processo che riguarda la promozione di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio. E poiché la legge prevede che chi è sottoposto ad un procedimento penale possa avvalersi della facoltà di non rispondere se citato come teste, la Raggi non è stata scelta dai legali di Marra che hanno preferito puntare su altri nomi.

Raffaele Marra è accusato di avere preso una tangente da 367mila euro dall’imprenditore Sergio Scarpellini che ha ammesso di avere pagato tale cifra per non scontentare l’allora funzionario di Roma Capitale.

La sindaca di Roma aveva fatto sapere che avrebbe testimoniato poiché si tratta di un dovere previsto dal codice.

Adesso i legali della sindaca potranno concentrarsi sulla sua difesa dall’accusa di falso e abuso d’ufficio, quest’ultima accusa deriva dall’aver nominato Salvatore Romeo come responsabile della segreteria politica.

La prima sindaca pentastellata continua a pagare il conto dell’avere costituito, nei primi mesi del suo mandato, il cosiddetto “raggio magico”. Un gruppo strettissimo di collaboratori poi finiti tutti risucchiati in vicende giudiziarie o allontanati dai vertici milanesi del movimento. Proprio dalla capacità di uscire indenne da queste vicende giudiziarie dipende, secondo molti osservatori, il destino politico della sindaca di Roma.

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