È una Virginia Raggi visibilmente soddisfatta quella che annuncia il piano di Roma Capitale per rendere i campi rom un lontano ricordo. L’obiettivo ambizioso è superare una volta per tutte la logica assistenzialista e puntare sul serio sulla inclusione sociale.
Nei nove villaggi rom presenti nella capitale vivono, ad oggi, 4500 persone di etnia rom, sinti e caminanti che nei piani del Campidoglio verranno lentamente reinserite nella società romana. Ma come? I fondi, assicura la sindaca, proverranno dall’Unione europea.
L’assessora Baldassarre ricorda come sia proprio L’Europa a chiedere che le popolazioni rom siano trattate come tutti gli altri cittadini.
Si inizierà con i campi de La Barbuta e la Monachina. Gli abitanti saranno aiutati su quattro fronti:
scolarizzazione, salute,occupazione e abitazione. Verrà promosso l’accesso dei bambini alle scuole, saranno creati dei corsi di formazione professionale, si provvederà a finanziare il passaggio in abitazioni con un sostegno pubblico. Ma la sindaca sottolinea come solo chi ne avrà diritto potrà usufruire dei fondi:
Roma Capitale stringerà inoltre un patto con ogni singolo beneficiario del progetto.
Un piano che se attuato permetterebbe alla capitale di diventare una città all’avanguardia sul fronte dell’integrazione e consentirebbe di ripristinare la legalità in zone da troppo tempo abbandonate a se stesse.
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