Altro giro, altra corsa. Riparte il progetto di realizzazione del nuovo stadio della Roma. I tempi sono stretti. I documenti saranno inviati in Regione il prossimo 3 aprile. A 48 ore dalla chiusura ufficiale della Conferenza dei servizi, quattro giorni dopo la scadenza originariamente fissata per il 30 marzo. Il plico conterrà tutti gli atti richiesti dagli enti che siederanno attorno al tavolo della conferenza dei servizi: planimetria, volumetrie, schede tecniche e lista delle opere pubbliche a corredo del business park. Nel dossier finirà anche l’ordine del giorno votato dai consiglieri in aula Giulio Cesare lo scorso 23 marzo. A corredare il tutto, secondo indiscrezioni filtrate dai corridoi del Campidoglio, un ultimo fascicolo contenente la richiesta formale da parte dei proponenti dell’opera di chiudere con esito negativo l’attuale conferenza dei servizi. Un passaggio meramente tecnico per accelerare i tempi della burocrazia smentito però dalla Roma e da Parnasi che preferirebbero lasciare alla Regione la decisione finale. Su una cosa tutti sembrano concordare: il nuovo progetto dovrà tener conto delle opere pubbliche, tutte quelle necessarie, è stato ribadito in Campidoglio, a soddisfare l’interesse di un intero quadrante della città. I tempi, tra modifiche e aggiustamenti in corso, sembrano necessariamente allungarsi. Di quanto lo capiremo nei prossimi giorni.