“Non smantelliamo, ma ricostruiamo”. Parola di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio che rispedisce al mittente le accuse di un’ennesima manovra lacrime e sangue nel comparto sanità. Una frase rivolta soprattutto a cittadini e sindacati che hanno organizzato una raccolta firme per protestare contro il trasferimento del laboratorio analisi dall’ospedale Grassi al San Camillo. “La fase della distruzione e delle chiusure è finita”, spiega il governatore. “Al Grassi, per la prima volta dopo dieci anni, sono stati investiti due milioni di euro. La parola smantellare non fa parte di questa stagione. Si parla casomai”, conclude “di riorganizzare, reinvestire e aumentare la qualità dei servizi per i cittadini e gli operatori”. A conferma del nuovo corso ecco l’inaugurazione di un centro dialisi all’interno del Centro paraplegici “Gennaro De Rosa” di Ostia. Una struttura sanitaria, parte integrante del Grassi, attiva dal 1957, che ospita un centro spinale, un reparto di riabilitazione di prossima riattivazione, una radiologia, un piano di ambulatori e adesso anche un centro dialisi. Per garantirne il funzionamento, la Regione Lazio ha sbloccato le assunzioni di 10 infermieri, 3 ausiliari e 5 medici. L’ennesimo tassello di una sanità che cambia. Con una promessa chiara per il futuro. “Abbattere”, annuncia Zingaretti, “in un anno e mezzo le liste d’attesa”.
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