Roma, emergenza rifiuti: alta dispersione e scarso riciclo

Aumenta l'emergenza rifiuti nella Capitale. Tari tra le più alte d'Europa

Sono sparsi in tutta Italia i rifiuti romani. Se, fino a tre anni fa, l’immondizia della Capitale veniva depositata in blocco a Malagrotta, oggi non è più così.

Non solo i cassonetti di Roma sono sempre pieni ma anche le discariche a disposizione sembrano non bastare più. È una vera e propria emergenza quella che coinvolge il capoluogo laziale.

I rifiuti sono infatti ormai distribuiti in 55 località diverse all’interno di 10 regioni italiane. In più ci sono le mete estere come l’Austria, alla quale vengono lasciate ogni settimana 200 tonnellate di indifferenziata. 110Mila euro per ogni viaggio è il costo pagato da Ama per disfarsi dell’immondizia in eccesso.

Pinuccia Montanari, assessore all’Ambiente del Comune di Roma, sembra già avere qualche idea su come agire nel caos dei rifiuti capitolini. In primo piano si trova la volontà di cambiare la logistica aziendale Ama, ottimizzando un’articolazione per municipio delle divisioni operative. In lista poi un programma di riduzione per gli imballaggi, la lotta contro lo spreco alimentare e la costruzione di nuovi centri di raccolta municipali.

Dal canto suo la sindaca Raggi afferma che stavolta è vietato sbagliare. Roma necessita infatti di una soluzione valida che le consenta di prendere un attimo di respiro e risolvere, una volta per tutte, una situazione diventata ormai insostenibile.

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