Palazzo Barberini e Galleria Corsini: due strutture divenute autonome nel 2015 e destinate ad essere rilanciate. A seguito della riforma del Mibact, vengono illustrati gli interventi pensati al fine di dare nuovo lustro a quelle sono le Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma.
Per entrambi i siti il nuovo corso prende il via grazie a dei precisi interventi. Dal riallestimento delle collezioni alla creazione di cammini multidisciplinari, passando per maggiori approfondimenti di quello che è il percorso di visita del museo: soluzioni che non solo mirano a migliorare la comprensione dei capolavori custoditi, ma vogliono far diventare i due impianti dei veri luoghi di incontro e di dialogo.
Per quanto riguarda la Galleria Corsini, ecco un’applicazione multimediale volta a garantire una fruibilità della collezione piuttosto innovativa, soprattutto perché non verranno stravolti gli allestimenti. Da non dimenticare anche il mantenimento della centralità nell’ospitare convegni e conferenze.
Palazzo Barberini parte subito con due nuove mostre. Da una parte l’allestimento dal titolo “Mediterraneo in chiaroscuro”, con le opere di Ribera, Stomer e Mattia Presti stipate in quattro sale e visibili fino al 21 maggio; dall’altra un’esposizione meno ampia ma di certo interessante: il pubblico può infatti ammirare alcuni esempi del cosiddetto ritratto d’occasione, con il materiale di Pompeo Batoni in primo piano.
I lavori rimarranno visibili fino al 23 aprile, ma a Palazzo Barberini, così come a Galleria Corsini, c’è sempre più di un motivo per entrare.