“Un monumento del 1700 ridotto a pseudo pub irlandese”. È questa la descrizione chock che ha rilasciato lo storico claudio Strinati affrontando il discusso caso della scalinata di Trinità dei Monti. Una meraviglia tirata a lucido da Bulgari con un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro e che il 22 settembre sarà ridata alla collettività. “Il problema sono proprio le persone” – sostiene Strinati. Il rischio è che i 135 gradini in marmo di travertino siano ridotti di nuovo a sedute e bivacchi per turisti maleducati e cittadini irrispettosi dello storico monumento. Un po’ come accadeva prima solo che dopo i lavori la scalinata è come nuova. Manca davvero poco alla grande festa di inaugurazione e ancora una scelta non c’è. Chiuderla o tenerla aperta? Di giorno o solo di notte?
“Un vero peccato dire addio a questa meraviglia ora al riparo dietro un’alta cancellata” – dicono i commercianti di via condotti. La proposta ultra discussa è quella di tenerla dietro la cancellata soprattutto nelle ore notturne impedendo il transito ai turisti per arrivare al Pincio. Ma se l’ex sovrantientdente di Roma Strinati è daccordo, dall’attuale Presicce arriva il categorico no. “Bisogna educare le persone al rispetto del monumenti non impedire loro di viverli”. Per il momento i turisti si accontenano di qualche foto in punta di piedi, optando per i marciapiedi di piazza di Spagna come sedute, contando le ore che li separano dalla riapertura della magica Scalinata Trinità dei Monti,