Campidoglio, il rinvio delle nomine e il piano di De Dominicis

Il neo assessore capitolino al Bilancio deve risolvere il problema della restituzione degli arretrati del salario accessorio

La giunta Raggi fatica ad organizzarsi. Nuovo rinvio per quanto riguarda le nomine di vertice. Sistemata la questione relativa all’assessorato al Bilancio, ci sono altri nodi da sciogliere. Slittata la revisione delle nomine, compresa quella di Salvatore Romeo, capo di Segreteria del sindaco e in attesa di ottenere la poltrona di assessore alle Partecipate dopo l’addio di Marcello Minenna. Per l’attuale vice capo di Gabinetto Raffaele Marra si parla invece di un nuovo incarico: possibile la guida della Direzione del Personale capitolino, compito svolto ancora oggi dalla stessa Raggi.

Chi ha già ricevuto l’ok per cominciare il proprio mandato è invece Raffaele De Dominicis. L’ex procuratore della Corte dei Conti è a tutti gli effetti il nuovo assessore al Bilancio. A lui il compito di risolvere un problema piuttosto delicato, quello relativo alla restituzione degli arretrati del salario accessorio. La cifra è spaventosa: si parla di 340 milioni di euro distribuiti in maniera illegittima dal Campidoglio ai suoi dipendenti tra il 2008 e il 2012. Soldi che devono essere rimborsati al governo.

Prima di tutto c’è da capire quanto il piano di rientro andrà a pesare sulle buste paga dei circa 24mila dipendenti capitolini. Sul tema si è espresso Giancarlo Cosentino, segretario della Fp-Cisl di Roma Capitale, secondo cui il piano di recupero andrebbe realizzato tagliando sulle spese. Decurtazioni dirette nei cedolini dei dipendenti sono da escludere, ma potrebbero essere alleggeriti i salari attraverso l’abbassamento delle indennità del contratto decentrato. Tutto è legato alla cifra inserita dal Comune nel piano di rientro, da concordare con il governo.

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