Novembre 2015, il commissario Tronca emmette un particolare provvedimento legato a piazza Navona e allo storico mercatino natalizio: a causa di irregolarità formali e sostanziali, vengono annullate le procedure con cui si erano assegnati i posti vendita per la festa della Befana.
A quasi un anno di distanza il Tar del Lazio si pronuncia sull’assegnazione dei banchi commerciali dando ragione a Tronca. Viene così respinto il ricorso presentato da Alfiero Tredicine, leader degli ambulanti romani. E non va dimenticato che prima della decisione di Tronca, quasi la metà delle concessioni per i banchi erano state ottenuti da operatori legati alla sua famiglia.
Con l’attribuzione delle bancarelle che di fatto viene definita “irregolare“, per quest’anno la piazza rischia di rimanere semideserta. Ad oggi solo dodici stand hanno il permesso di lavorare dall’8 dicembre al 6 gennaio. Tempo per predisporre un nuovo bando non ce n’è, in quanto ci vorrebbero almeno novanta giorni.
L’unica possibilità è quella di vedere una piazza gremita di associazioni no-profit come accadde lo scorso anno. Intanto il Municipio I chiede di rivedere la legge regionale che regolamenta il sistema giuridico delle fiere, categoria in cui rientra anche la Festa dell’Epifania romana, sempre meno simile a quella conosciuta in passato.