Teatro Argentina, un anno difficile con un bilancio più che positivo

di Cristina Autore

Drammaturgia contemporanea, innovazione e coraggio. Sono gli ingredienti che hanno reso al Teatro Argentina di Roma un bilancio positivo come primo anno da Teatro Nazionale. Il pubblico ha premiato la qualità spiegano Sinibaldi e Calbi, rispettivamente Presidente e Direttore dello storico luogo che quasi un secolo fa ospitò la prima del Barbiere di Siviglia di Goacchino Rossini.

A dimostrarlo sono i numeri che hanno registrato un significativo incremento di tutte le attività. Oltre 150mila i biglietti staccati al botteghino per le sale di Argentina e India con un incremento di ricavi del 65%.

Un anno complesso per il teatro che ha dovuto adattarsi ai nuovi parametri della riforma dello spettacolo dal vivo oltre che per le tante criticità che hanno segnato la vita politica e amministrativa della Capitale. Fatiche e incertezze iniziali hanno premiato la nuova direzione con risultati inaspettati. A partire dai premi ricevuti come “Natale in casa Cupiello” con la migliore regia di Antonio Latella fino al riconoscimento a Piero Maccarinelli. Produzioni e racconti che hanno entusiasmato il pubblico e che continueranno a farlo con le nuove messe in scena come il “Candide” di Voltaire, per non far calare mai il sipario su Teatro Argentina, un pezzo di storia importante per la città di Roma.

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