La corsa per le amministrative di Roma è ufficialmente entrata nel vivo. Dopo il silenzio delle feste natalizie, gennaio si rivela mese ricco di ipotesi e dichiarazioni che aprono i giochi per la poltrona del Campidoglio.
Idee ancora non troppo chiare in nessuno degli schieramenti ma le acque iniziano a muoversi. Così capita che dopo l’annuncio di Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile, di una sua probabile candidatura a nome del centrodestra caldeggiata da Silvio Berlusconi arrivi la doccia fredda del leader della Lega Matteo Salvini che dice: “Ci sono anche altre candidature possibili e secondo me anche più forti. Ne stiamo parlando in questi giorni”.
Riflette pure Giorgia Meloni che non si sbilancia e fa sapere: Ci interessano soprattutto i programmi, il portabandiera è l’ultimo dei problemi. La priorità è la persona che ci può meglio garantire di governare bene”. Sarà lei stessa? “Questo lo vedremo” conclude.
Così è la nebbia ad avvolgere il nome che il centrodestra lancerà per la sfida di giugno. Dentro Forza Italia circola anche il nome di Gasparri. E Francesco Storace, leader della Destra, torna a chiedere le primarie a cui ha annunciato di voler partecipare.
In campo non dimentichiamolo, sin da subito, c’è pure Alfio Marchini che ha fatto “la proposta di lanciare delle primarie che coinvolgano non soltanto il centrodestra, ma tutte quelle realtà sociali, economiche politiche e sindacali che vogliono investire in una Roma diversa” spiega l’ex capogruppo della lista, Alessandro Onorato.
Chi non intende andare con il centrodestra è Fabrizio Cicchitto, deputato di Area Popolare: “Roma è in un degrado senza precedenti, una crisi profondissima colpa degli schieramenti tradizionali sia di centrodestra che di centrosinistra che hanno fallito. Serve, dice, un’aggregazione civica, un’area di centro che metta insieme tradizioni politiche e culturali che possono venire dal mondo cattolico, dalla Dc, dal mondo liberale, dal socialismo riformista o anche da formazioni nuove e innovatrici.
Sponda centrosinistra ecco il consiglio da esperto di Francesco Rutelli che ammette: “Voterei Giachetti, è una brava persona e conosce Roma. Un attestato di stima per il candidato Pd che dovrebbe presentarsi a marzo alle primarie di partito. Lì dove si sceglierà il nome di chi si giocherà la poltrona da sindaco alle comunali il 12 giugno. Ciò detto, lo avverte, “se non allarga la squadra con persone di prim’ordine, fallirà anche lui”.
La corsa per il Campidoglio è solo ai primi vaggiti.