Spaccio di droga a Perugia: nove arresti e decine di indagati

Nuovi particolari in merito alla complessa operazione conclusa a Fontivegge: indagini partite nel giugno del 2023 per studiare a fondo i pusher

Un’autentica piazza dello spaccio, dove poter acquistare droga a pochi metri di distanza dai passanti: ecco il contesto descritto da chi, nell’arco di svariati mesi, ha monitorato una situazione davvero al limite e andata avanti per troppo tempo. Continuano a emergere nuovi particolari in seguito al recente blitz anti-droga effettuato dai poliziotti di Perugia.

L’indagine avviata nel giugno del 2023 ha permesso di studiare nel dettaglio il modus operandi dei pusher finiti nel mirino delle forze dell’ordine, la maggior parte dei quali provenienti dalla Tunisia. Il quartier generale dei loro affari era Fontivegge, a ridosso della stazione, punto ideale per agire indisturbati, esporre la propria merce e, addirittura, pesare e confezionare le dosi di droga davanti agli assuntori.

Insomma, un mercato dello spaccio a cielo aperto, le cui dinamiche sono state analizzate con attenzione attraverso continui appostamenti e riprese video effettuate da lontano, al fine di non farsi notare dagli impostori. Hashish, eroina e cocaina: queste le varietà di droga smerciate con maggiore frequenza e grazie a cui riuscire a mettere in piedi un giro d’affari piuttosto notevole.

Per i nove tunisini dichiarati in arresto, senza dimenticare gli altri dodici soggetti indagati a piede libero, le accuse sono quelle di detenzione e di spaccio di sostanze stupefacenti. Poiché al momento del blitz tre uomini destinatari della misura cautelare sono risultati irreperibili, è stato necessario attivare ricerche anche in ambito internazionale.

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